Angelamaria Golfarelli
Le tavole di Francesca Mita veicolano, attraverso la materica sostanza dei suoi paesaggi, la fragile delicatezza del colore che nel prezioso incontro con l’oro si fonde in una seducente coltre di tangibili emozioni. Luoghi irreali, dove il segno forte ed istintivo della sua pittura realizza…
Paolo Pausini
La scelta della materia, lo stato dell’anima, le forme di espressione non verbale, il modo di porsi, la ricerca e il ricorso a letture per riflettere e ricordare, la diversa capacità di ascoltare, il pensiero che si apre verso nuovi orizzonti, la parola che appare…
Renato Crepaldi
SI CAMMINA piano, passo dopo passo, sul vecchio sentiero pieno di sterpi e arbusti che si inerpica nei fianchi della vena del gesso. Chissà quant’acqua piovana è scesa ed è poi stata asciugata dal sole, quanta neve ha coperto di silenzio e di bianco questa…
Elisa Mazzagardi
Francesca Mita in viaggio nell’intimità. La critica l’ha definita la pittrice del silenzio, ma Francesca Mita, artista di nascita bolognese e di adozione romagnola, costruisce tutto il suo universo linguistico ed espressivo nella rielaborazione di uno spazio diverso rispetto a quello reale. È una fuga,…
Antonio Castronuovo
Francesca non è pittrice tradizionale. Man mano che la sua tecnica si è affinata, i materiali sono diventati sempre più importanti. Ecco i frammenti di metallo, corrosi dalla ruggine, installati su fondali ammorbiditi da pastose pennellate di colore e semmai resi preziosi da forti cromatismi,…
Corrado Cati
Percorrendo con lo sguardo i lavori materici di Francesca, ciò che di immediato balza agli occhi è lo stretto legame che essi hanno col suo contesto famigliare e con la geografia dei suoi luoghi originari. La propria ricerca, naturalmente filtrata attraverso una sensibilità di linguaggio…
Marco Tagliaferro
L’artista ha sempre cercato di indagare l’imponderabile e la ricerca di Mita si svolge nel presente recuperando pezzi già vissuti nel passato per comunicare suggestioni ed emozioni. Una produzione che colpisce per la ricerca continua di forme espressive alternative tra materiali di recupero e originali…
Fabio Tedeschi
La pittura di Francesca Mita, artista bolognese, non è altro che la continuazione di quella “Rivoluzione del gusto” iniziata prima da Fautrier e poi continuata dai grandi protagonisti del dopoguerra: Burri, Vedova, Fontana, Tàpies,Wols, Dubuffet, Hartung, Pollock, Afro, Manzoni ed altri. Nel 1952 il critico…
Lucia Govoni
Se nell’arte è sostenibile la distinzione tra maschile e femminile, Francesca Mita per l’eleganza delle sue opere, si propone nella logica di questa affermazione seguendo un percorso pittorico in cui la superficie cromatica si lega a materiali come frammenti metallici corrosi dalla ruggine. È quindi…
Enrico Guidi
L’arte di Francesca Mita nasce dalla concreta esigenza di individuare un percorso di ricerca sulla contemporaneità senza dimenticare la memoria da cui proviene. Un progetto sul quale di volta in volta si innestano emotività artistiche su frammenti che ricordano la vita passata. Col trascorrere del…
Francesco Chetta
L’universo pittorico interiore di Francesca Mita ci conduce ad un attenta analisi riflessiva dove il concettualismo materico si fonde con il senso intimistico dell’artista. La sua grande padronanza nella manipolazione dei vari compositi materici danno vita ad un universo metadico codificato dal filtro interiore dell’artista….
Silvia Arfelli
Francesca Mita realizza opere in cui il recupero di materia, sui cui intervenire con corrosioni, stratificazioni e combustioni, a volte improvvisamente illuminati dall’oro o inondati di bianco, raggiungono nuove e imprevedibili espressioni formali. Il colore esalta e trattiene, mentre la materia libera finalmente se stessa…
UA 3P Università Aperta
Col trascorrere del tempo il rapporto tra l’artista e la realtà si è modificato profondamente e nell’età moderna, dal Romanticismo al ‘900, l’interpretazione del quotidiano ha assunto un significato sempre più relativo. Abbandonato il concetto dell”’imitazione”, molti artisti oggi lasciano prevalere le proprie idee, i…
Lorenzo Gigante
La materia: è questo lo strumento, nelle mani di Francesca Mita, dell’esaltazione dell’occhio dell’artista. L’occhio che sa vedere contemporaneamente la potenzialità insita dentro un frammento, ed allo stesso tempo quello che sa riconoscere in un materiale la forza della sua essenza: l’occhio che trasforma la…
Massimo Mondaini
L’anima pulsante e devota verso le piccole cose, l’istante ed il dettaglio fiabesco nel piacere fisico della materia, identificano ’arte di Francesca Mita. Il colore è il legante che trattiene un embrione, un germoglio nascituro affidato allo scorrere di un fiume, specchio-pensiero delle stagioni della…
Monica Zerbini
Il suo spazio fisico è il suo spazio mentale. Raccoglie, seleziona archivia, non si occupa del passato, vive il presente. Il passato è conservato gelosamente nel suo scrigno segreto: oggetti, suggestioni, emozioni. La memoria non è presente, ma affiora: pezzi di memoria si cercano prendono…
Ida Ricci
Silenzio, questo è quello che i quadri di Francesca trasmettono, un silenzio puro e riflessivo, non triste, un silenzio che fa pensare e nel quale si cerca di trovare rifugio da questo mondo. Perché nei colori dei suoi quadri, cupi o vivaci che siano, si…